Come stuccare le fughe
Come stuccare le fughe dei pavimenti o delle piastrelle con la sicurezza di aver fatto un buon lavoro, di aver agito nel modo corretto per proteggere le superfici da umidità, muffe e infiltrazioni?
Per rispondere a questa domanda è opportuno prima di tutto capire esattamente cosa sono, a cosa servono e come si definiscono le fughe nella posa dei pavimenti. Lo spazio tra una piastrella e l’altra, o tra una lastra di pavimentazione e la successiva, o tra i vari pezzi di un mosaico deve essere non soltanto opportunamente calibrato, ma anche stuccato con materiali e modalità corrette. A partire dalla dimensione delle fughe, che potrà variare in accordo con il tipo di pavimentazione scelta o la sua collocazione, e persino con il suo effetto estetico, si dovrà dunque procedere con la massima attenzione per ottenere il migliore risultato non soltanto da un punto di vista dell’impatto visivo, ma anche della performance della superficie.
Al momento della posa dei pavimenti, dopo aver definito l’ordine secondo cui disporre le varie piastrelle o lastre, e dopo aver verificato la bontà del massetto, il professionista deciderà dunque la tipologia di sigillante per stuccare le fughe così come la modalità attraverso cui effettuare l’intervento.
L’importanza delle fughe: piastrelle a giunto minimo e a giunto aperto
È importante ricordare che i pavimenti possono essere posati a giunto minimo oppure a giunto aperto. Nel primo caso, lo spessore delle fughe sarà di almeno 2 millimetri e le piastrelle presenteranno bordi cosiddetti rettificati, ossia squadrati. Il risultato finale da ottenere sarà una pavimentazione dall’estetica uniforme e continua, mentre l’obiettivo funzionale sarà quello di garantire una superficie esente da distacco e sollevamento, nonché da infiltrazioni.
Per quanto riguarda invece i pavimenti a giunto aperto, questi presenteranno fughe di spessore superiore ai 2 millimetri e, di norma, piastrelle con bordo naturale (o non rettificato). Tipicamente, le piastrelle con fughe a giunto aperto sono ideali per l’applicazione in outdoor, ma anche in ambienti indoor con particolari stili (come ad esempio lo shabby chic, l’arte povera, il provenzale).
Quale delle due fughe è più funzionale? La risposta è: dipende dall’obiettivo che il pavimento deve soddisfare. In ogni caso, contrariamente a quanto si potrebbe credere, fughe più ampie permettono una migliore igienizzazione e riducono l’accumulo di germi e batteri.
E per i pavimenti industriali? Non fughe, ma giunti
Per quanto riguarda invece le pavimentazioni industriali, non si parlerà di fughe tra le piastrelle ma di giunti tra diverse porzioni della pavimentazione, che potrà essere in calcestruzzo o resina. In particolare, per questo tipo di manufatti avremo due tipologie di giunti:
- Quelli da costruzione, che fungono da ripresa tra due getti diversi
- Quelli di contrazione, che sono invece realizzati con apposite macchine tagliagiunti a disco diamantato e hanno lo scopo di ridurre il rischio di fenomeni di ritiro o la formazione di fessurazione sulla superficie del pavimento
Nel caso dei pavimenti industriali, le fughe – ossia i giunti – sono di norma riempiti con cosiddette guaine, che sono elementi preformati in PVC, fino alla maturazione del calcestruzzo. Successivamente, questi elementi saranno invece sostituiti da resine poliuretaniche elastiche.
Quali materiali per stuccare le fughe?
Tornando al tema principale del nostro articolo, ossia alle fughe tra le piastrelle, esse potranno essere stuccate con diversi materiali, di norma definiti malte. Tali malte possono essere suddivise in:
- Epossidiche: garantiscono un’eccellente igiene e resistenza anche all’azione di agenti chimici, e possono dunque rivelarsi ideali per pavimentazioni sottoposte a sollecitazioni anche gravose. Sono inoltre esteticamente gradevoli e facili da pulire.
- Cementizie: come è facile comprendere, queste malte sono a base di cemento e sono le più impiegate all’interno di strutture residenziali, ma anche nell’edilizia pubblica, sia per pavimenti interni che esterni. Sono più economiche rispetto ad altri materiali per fughe, ma tendono ad assorbire più umidità, germi e sporcizia e si rivelano difficoltose da pulire.
- Monocomponenti: si tratta di malte pronte o riempitivi polimerici di solito a base di resine sintetiche. In molti casi sono idrorepellenti e in grado di resistere alle muffe, e possono essere utilizzate con successo per stuccare le fughe di piastrelle ceramiche sia per interni che per esterni. Sono di norma facili da applicare e presentano una buona consistenza, che tende poi a solidificare all’evaporazione dell’acqua contenuta nel prodotto.
Stuccare le fughe con l’attrezzatura giusta
Ora che abbiamo definito l’importanza delle fughe dei pavimenti, le diverse tipologie e i materiali che normalmente vengono impiegati per questo tipo di operazione, ribadiamo quanto sia essenziale utilizzare l’attrezzatura giusta per operare.
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Nelle immagini: il cantiere del Sacrario Militare di Redipuglia eseguito dalla ditta Calini s.r.l. con il prodotto Mapeflex PU70 SL.