Umidità di risalita: cause, conseguenze e soluzioni definitive
Il suo termine tecnico è umidità capillare o ascendente, ma spesso è conosciuta anche con il nome più informale di umidità di risalita: si tratta di un fenomeno sgradevole ma piuttosto comune che provoca la penetrazione a livello delle pareti dell’acqua normalmente presente nel sottosuolo.
Tale evenienza può interessare virtualmente qualunque tipo di edificio: una casa privata, un immobile commerciale o a uso ufficio, e persino una struttura industriale. I danni che l’umidità di risalita può provocare sono diversi, e tendono aggravarsi tanto più tardivo è l’intervento per risolvere questo problema: le conseguenze saranno sia di tipo estetico, con murature macchiate e “sfarinate”, che strutturale, con pareti gravemente danneggiate dalla presenza di acqua e quindi indebolite e instabili.
Gli effetti generali che l’umidità di risalita può produrre nelle pareti che colpisce possono inoltre variare in funzione della tipologia di materiali edilizi con cui sono realizzati i muri: per esempio, tanto più questi saranno porosi, maggiore sarà il danno che l’umidità ascendente potrà causare poiché è proprio la porosità a rivelarsi l’habitat ideale per la presenza di acqua.
La porosità di un materiale è la misura dei suoi spazi vuoti, e una frazione del volume dei vuoti sul volume totale occupato dal materiale stesso. Un materiale poroso non è quindi perfettamente compatto ma ospita invece piccoli spazi vuoti che l’acqua può facilmente andare a occupare: non è un caso che proprio la porosità sia considerata una delle proprietà tecniche più importanti dei materiali impiegati in edilizia!
Ecco quindi che l’umidità di risalita riuscirà a penetrare con maggiore facilità un materiale poroso rispetto a uno più compatto, vedendo agevolato il movimento ascendente dell’acqua che si sposterà dal basso verso l’alto.
L’umidità capillare ha origine dal sottosuolo e colpisce prevalentemente le stanze collocate al piano interrato o al pianterreno: molti esempi di questo fenomeno sono visibili in edifici storici come palazzi d’epoca o chiese, ma anche nei cascinali di campagna o nelle abitazioni – datate o contemporanee – che non presentano un corretto isolamento verticale e orizzontale.
Attenzione però: l’umidità da risalita può colpire anche i piani superiori, per esempio nel caso di rotture idrauliche o infiltrazioni d’acqua provenienti dai terrazzi. (quelle vengono chiamate infiltrazioni e non risalita. Si può dire di non confondere la risalita con le infiltrazioni. La risalita arriva ai piani superiori esclusivamente se sono stati applicati degli intonaci “deumidificanti” che in realtà non fanno altro che creare una barriera verticale sulla muratura facendo così semplicemente innalzare la risalita fino quando non troverà una via di uscita. È come rivestire una parete con un foglio di plastica, semplicemente l’umidità arriverà dove finisce in altezza il foglio di plastica)
Le cause dell’umidità di risalita: cosa provoca la presenza di acqua nelle pareti
Esistono diverse cause primarie che possono generare umidità di risalita a livello delle pareti, e sono sempre connesse alla presenza di acqua – o, più propriamente, di risalita capillare – nei muri:
- Assenza o inadeguatezza dell’impermeabilizzazione delle fondazioni dell’edificio: quest’ultima ha infatti l’obiettivo di tutelare la costruzione dall’acqua per natura presente nel sottosuolo e dai fenomeni di risalita.
- Impiego di materiali edili estremamente porosi: e quindi che tendono ad assorbire l’acqua, come calcestruzzo, laterizi, pietra e mattoni.
- Edifici non rialzati da terra, privi di corretta ventilazione al pianterreno oppure con interrati privi di scannafosso.
- Problematiche di umidità o di presenza di acqua a livello del vespaio areato.
Quelle appena elencate sono le ragioni principali che producono umidità capillare nei muri. Tuttavia, gli effetti dell’umidità a livello delle pareti sono visibili anche nel caso di rotture di tubazioni idrauliche (e di conseguenti infiltrazioni), di danneggiamento dei pluviali all’interno della muratura o di fenomeni di umidità da falda acquifera.(quella da falda è sempre quella di risalita)
Molto spesso, richiedere l’assistenza di un’impresa specializzata permetterà di individuare le cause specifiche che hanno generato fenomeni di umidità di risalita in un immobile, e di riflesso di mettere in atto le metodiche risolutive più corrette.
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Gli effetti dell’umidità di risalita: un problema che può avere conseguenze anche gravi
Gli effetti dell’umidità da risalita sono spesso talmente visibili che rappresentano anche i “sintomi” che permettono di comprendere che questo fenomeno si sta verificando:
- Intonaci distaccati o sfarinati
- Umidità a livello delle fughe tra le piastrelle di pavimenti e rivestimenti (noi non ci occupiamo di questo)
- Malte disgregate
- Tinteggiatura ingiallita o con aree di distacco
- Danni o distaccamenti degli zoccolini in legno
- Comparsa di muffa e di polvere salina
- Presenza di aloni e macchie sulle pareti
- Odore di chiuso, di muffa e di stantio
- Nei casi più severi, danni all’arredamento e alla tappezzeria
Oltre a queste sgradevoli conseguenze estetiche, l’umidità ascendente nelle pareti può generare anche problemi molto gravi per le persone che abitano gli spazi, perché dà luogo a un ambiente insalubre, umido a causa della presenza di acqua nei muri, e addirittura incline alla formazione di funghi e alla proliferazione batterica. Inoltre, i muri colpiti dall’umidità di risalita rendono gli spazi interni molto difficili da riscaldare, con contraccolpi anche piuttosto vistosi in bolletta.
Quando l’umidità di risalita non viene trattata tempestivamente o, peggio ancora, viene ignorata, i danni possono essere potenzialmente catastrofici: l’intera struttura dell’immobile risentirà della presenza di acqua nelle pareti, risultando indebolita, e quindi instabile e insicura per chi la abita.
Umidità di risalita o da condensa? Imparare a distinguerle è fondamentare per risolvere
Quando si parla di umidità di risalita, è anche importante non confonderla con la condensa, che è invece un fenomeno molto diverso e che prevede soluzioni specifiche.
L’umidità da condensa tende a formarsi – come è facile intuire dal nome – in ambienti interni nei quali è presente molta condensazione, ossia grandi quantità di vapore acqueo. È quindi più comune in spazi quali la cucina o il bagno e tende a proliferare tanto più un locale è umido, perché si genera nel momento in cui l’umidità dell’aria si condensa a livello delle superfici.
Contrariamente al credere comune, l’accensione dei termosifoni non argina il problema dell’umidità da condensa, che può avere luogo anche in estate non solo a livello di pareti e finestre, ma a volte addirittura di pavimento. Per risolvere il problema, è spesso sufficiente operare in modo tale da controllare la formazione di umidità in casa, per esempio evitando di stendere i panni all’interno oppure assicurando un ottimale ricambio d’aria quando si cucina o si fa la doccia. In caso di problematiche più serie, si potrà intervenire individuando e risolvendo i ponti termici presenti nell’edificio con l’aiuto di imprese specializzate.
Per quanto riguarda invece l’umidità da risalita, che è il tema di questo articolo, essa si distingue dalla condensa perché produce una o più macchie uniformi che si muovono lungo le pareti, dal basso verso l’alto. Inoltre, i contorni delle chiazze create dall’umidità capillare sui muri sono ben visibili e, di solito, non superano il metro di altezza.
Infine, nulla cancella queste macchie: restano sempre visibili anche quando non si ha sensazione di umidità in casa, o con il trascorrere delle stagioni. La ragione è semplice: dal momento che derivano dalla presenza di acqua all’interno dei muri, non asciugano così facilmente!
Umidità di risalita? La soluzione permanente è il sistema Umiblok
Per eliminare l’umidità di risalita vengono proposte diverse soluzioni, a partire dai rimedi più immediati per tamponare gli effetti del fenomeno fino a quelli più drastici. Ovviamente, un problema di tale portata andrebbe risolto alla radice e, in molti casi, applicare intonaci e vernici evaporanti sulle pareti o iniettare resine impermeabilizzanti nei muri potrebbe rivelarsi una risposta soltanto momentanea.
Per una soluzione permanente, che combatte l’umidità capillare per sempre, c’è il sistema brevettato Umiblok.
Appositamente progettato per dissipare le vibrazioni del sottosuolo, Umiblok è realizzato con l’impiego di materie prime selezionate che lo rendono un prodotto all’avanguardia nell’ambito dei taglia-muro: la sua performance è stata infatti testata e confermata a livello statico e sismico dall’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e dall’Università degli Studi di Roma.
Il protocollo del sistema Umiblok è composto da cinque fasi ben distinte, al termine delle quali il fenomeno dell’umidità di risalita sarà risolto in via permanente:
- Taglio meccanico della muratura in senso orizzontale, dove il piano di taglio può essere posto al di sopra o al di sotto della pavimentazione interna ed esterna proseguendo in modalità cuci e scuci.
- Lavaggio con acqua per eliminare i residui di taglio.
- Iniezione di una miscela cementizia e completa saturazione del taglio eseguita con l’ausilio di specifiche pompe. La miscela impiegata è realizzata con prodotti idonei in grado di garantire la stabilita volumetrica escludendo ogni possibilità di successivi assestamenti.
- Inserimento del profilato Umiblok nel taglio.
- Inserimento giunto d’angolo per garantire la perfetta impermeabilizzazione alla base della muratura.
In più, una volta utilizzato Umiblok non sarà necessario applicare nessun intonaco o finitura speciale: la muratura totalmente risanata potrà quindi essere personalizzata nel modo che il progettista ritiene più opportuno o addirittura essere lasciata faccia a vista, poiché la rimozione dei danni generati dall’umidità capillare non sarà soltanto estetica, ma strutturale e definitiva.
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