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Umidità di risalita: cause, conseguenze e soluzioni definitive

Il suo termine tecnico è umidità capillare o ascendente, ma spesso è conosciuta anche con il nome più informale di umidità di risalita: si tratta di un fenomeno sgradevole ma piuttosto comune che provoca la penetrazione a livello delle pareti dell’acqua normalmente presente nel sottosuolo.

Tale evenienza può interessare virtualmente qualunque tipo di edificio: una casa privata, un immobile commerciale o a uso ufficio, e persino una struttura industriale. I danni che l’umidità di risalita può provocare sono diversi, e tendono aggravarsi tanto più tardivo è l’intervento per risolvere questo problema: le conseguenze saranno sia di tipo estetico, con murature macchiate e “sfarinate”, che strutturale, con pareti gravemente danneggiate dalla presenza di acqua e quindi indebolite e instabili.

Gli effetti generali che l’umidità di risalita può produrre nelle pareti che colpisce possono inoltre variare in funzione della tipologia di materiali edilizi con cui sono realizzati i muri: per esempio, tanto più questi saranno porosi, maggiore sarà il danno che l’umidità ascendente potrà causare poiché è proprio la porosità a rivelarsi l’habitat ideale per la presenza di acqua.

La porosità di un materiale è la misura dei suoi spazi vuoti, e una frazione del volume dei vuoti sul volume totale occupato dal materiale stesso. Un materiale poroso non è quindi perfettamente compatto ma ospita invece piccoli spazi vuoti che l’acqua può facilmente andare a occupare: non è un caso che proprio la porosità sia considerata una delle proprietà tecniche più importanti dei materiali impiegati in edilizia!

Ecco quindi che l’umidità di risalita riuscirà a penetrare con maggiore facilità un materiale poroso rispetto a uno più compatto, vedendo agevolato il movimento ascendente dell’acqua che si sposterà dal basso verso l’alto.

Umidità capillare

L’umidità capillare ha origine dal sottosuolo e colpisce prevalentemente le stanze collocate al piano interrato o al pianterreno: molti esempi di questo fenomeno sono visibili in edifici storici come palazzi d’epoca o chiese, ma anche nei cascinali di campagna o nelle abitazioni – datate o contemporanee – che non presentano un corretto isolamento verticale e orizzontale.

Attenzione però: l’umidità da risalita può colpire anche i piani superiori, per esempio nel caso di rotture idrauliche o infiltrazioni d’acqua provenienti dai terrazzi. (quelle vengono chiamate infiltrazioni e non risalita. Si può dire di non confondere la risalita con le infiltrazioni. La risalita arriva ai piani superiori esclusivamente se sono stati applicati degli intonaci “deumidificanti” che in realtà non fanno altro che creare una barriera verticale sulla muratura facendo così semplicemente innalzare la risalita fino quando non troverà una via di uscita. È come rivestire una parete con un foglio di plastica, semplicemente l’umidità arriverà dove finisce in altezza il foglio di plastica)

Le cause dell’umidità di risalita: cosa provoca la presenza di acqua nelle pareti

Esistono diverse cause primarie che possono generare umidità di risalita a livello delle pareti, e sono sempre connesse alla presenza di acqua – o, più propriamente, di risalita capillarenei muri:

  • Assenza o inadeguatezza dell’impermeabilizzazione delle fondazioni dell’edificio: quest’ultima ha infatti l’obiettivo di tutelare la costruzione dall’acqua per natura presente nel sottosuolo e dai fenomeni di risalita.
  • Impiego di materiali edili estremamente porosi: e quindi che tendono ad assorbire l’acqua, come calcestruzzo, laterizi, pietra e mattoni.
  • Edifici non rialzati da terra, privi di corretta ventilazione al pianterreno oppure con interrati privi di scannafosso.
  • Problematiche di umidità o di presenza di acqua a livello del vespaio areato.

Quelle appena elencate sono le ragioni principali che producono umidità capillare nei muri. Tuttavia, gli effetti dell’umidità a livello delle pareti sono visibili anche nel caso di rotture di tubazioni idrauliche (e di conseguenti infiltrazioni), di danneggiamento dei pluviali all’interno della muratura o di fenomeni di umidità da falda acquifera.(quella da falda è sempre quella di risalita)

Molto spesso, richiedere l’assistenza di un’impresa specializzata permetterà di individuare le cause specifiche che hanno generato fenomeni di umidità di risalita in un immobile, e di riflesso di mettere in atto le metodiche risolutive più corrette.

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Gli effetti dell’umidità di risalita: un problema che può avere conseguenze anche gravi

Effetti dell'umidità di risalita

Gli effetti dell’umidità da risalita sono spesso talmente visibili che rappresentano anche i “sintomi” che permettono di comprendere che questo fenomeno si sta verificando:

  • Intonaci distaccati o sfarinati
  • Umidità a livello delle fughe tra le piastrelle di pavimenti e rivestimenti (noi non ci occupiamo di questo)
  • Malte disgregate
  • Tinteggiatura ingiallita o con aree di distacco
  • Danni o distaccamenti degli zoccolini in legno
  • Comparsa di muffa e di polvere salina
  • Presenza di aloni e macchie sulle pareti
  • Odore di chiuso, di muffa e di stantio
  • Nei casi più severi, danni all’arredamento e alla tappezzeria

Oltre a queste sgradevoli conseguenze estetiche, l’umidità ascendente nelle pareti può generare anche problemi molto gravi per le persone che abitano gli spazi, perché dà luogo a un ambiente insalubre, umido a causa della presenza di acqua nei muri, e addirittura incline alla formazione di funghi e alla proliferazione batterica. Inoltre, i muri colpiti dall’umidità di risalita rendono gli spazi interni molto difficili da riscaldare, con contraccolpi anche piuttosto vistosi in bolletta.

Quando l’umidità di risalita non viene trattata tempestivamente o, peggio ancora, viene ignorata, i danni possono essere potenzialmente catastrofici: l’intera struttura dell’immobile risentirà della presenza di acqua nelle pareti, risultando indebolita, e quindi instabile e insicura per chi la abita.

Umidità di risalita o da condensa? Imparare a distinguerle è fondamentare per risolvere

Quando si parla di umidità di risalita, è anche importante non confonderla con la condensa, che è invece un fenomeno molto diverso e che prevede soluzioni specifiche.

L’umidità da condensa tende a formarsi – come è facile intuire dal nome – in ambienti interni nei quali è presente molta condensazione, ossia grandi quantità di vapore acqueo. È quindi più comune in spazi quali la cucina o il bagno e tende a proliferare tanto più un locale è umido, perché si genera nel momento in cui l’umidità dell’aria si condensa a livello delle superfici.

Contrariamente al credere comune, l’accensione dei termosifoni non argina il problema dell’umidità da condensa, che può avere luogo anche in estate non solo a livello di pareti e finestre, ma a volte addirittura di pavimento. Per risolvere il problema, è spesso sufficiente operare in modo tale da controllare la formazione di umidità in casa, per esempio evitando di stendere i panni all’interno oppure assicurando un ottimale ricambio d’aria quando si cucina o si fa la doccia. In caso di problematiche più serie, si potrà intervenire individuando e risolvendo i ponti termici presenti nell’edificio con l’aiuto di imprese specializzate.

Per quanto riguarda invece l’umidità da risalita, che è il tema di questo articolo, essa si distingue dalla condensa perché produce una o più macchie uniformi che si muovono lungo le pareti, dal basso verso l’alto. Inoltre, i contorni delle chiazze create dall’umidità capillare sui muri sono ben visibili e, di solito, non superano il metro di altezza.

Infine, nulla cancella queste macchie: restano sempre visibili anche quando non si ha sensazione di umidità in casa, o con il trascorrere delle stagioni. La ragione è semplice: dal momento che derivano dalla presenza di acqua all’interno dei muri, non asciugano così facilmente!

Umidità di risalita? La soluzione permanente è il sistema Umiblok

Per eliminare l’umidità di risalita vengono proposte diverse soluzioni, a partire dai rimedi più immediati per tamponare gli effetti del fenomeno fino a quelli più drastici. Ovviamente, un problema di tale portata andrebbe risolto alla radice e, in molti casi, applicare intonaci e vernici evaporanti sulle pareti o iniettare resine impermeabilizzanti nei muri potrebbe rivelarsi una risposta soltanto momentanea.

Per una soluzione permanente, che combatte l’umidità capillare per sempre, c’è il sistema brevettato Umiblok.

Appositamente progettato per dissipare le vibrazioni del sottosuolo, Umiblok è realizzato con l’impiego di materie prime selezionate che lo rendono un prodotto all’avanguardia nell’ambito dei taglia-muro: la sua performance è stata infatti testata e confermata a livello statico e sismico dall’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e dall’Università degli Studi di Roma.

Il protocollo del sistema Umiblok è composto da cinque fasi ben distinte, al termine delle quali il fenomeno dell’umidità di risalita sarà risolto in via permanente:

  • Taglio meccanico della muratura in senso orizzontale, dove il piano di taglio può essere posto al di sopra o al di sotto della pavimentazione interna ed esterna proseguendo in modalità cuci e scuci.
  • Lavaggio con acqua per eliminare i residui di taglio.
  • Iniezione di una miscela cementizia e completa saturazione del taglio eseguita con l’ausilio di specifiche pompe. La miscela impiegata è realizzata con prodotti idonei in grado di garantire la stabilita volumetrica escludendo ogni possibilità di successivi assestamenti.
  • Inserimento del profilato Umiblok nel taglio.
  • Inserimento giunto d’angolo per garantire la perfetta impermeabilizzazione alla base della muratura.

In più, una volta utilizzato Umiblok non sarà necessario applicare nessun intonaco o finitura speciale: la muratura totalmente risanata potrà quindi essere personalizzata nel modo che il progettista ritiene più opportuno o addirittura essere lasciata faccia a vista, poiché la rimozione dei danni generati dall’umidità capillare non sarà soltanto estetica, ma strutturale e definitiva.

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Come stuccare le fughe

Come stuccare le fughe dei pavimenti o delle piastrelle con la sicurezza di aver fatto un buon lavoro, di aver agito nel modo corretto per proteggere le superfici da umidità, muffe e infiltrazioni?

Per rispondere a questa domanda è opportuno prima di tutto capire esattamente cosa sono, a cosa servono e come si definiscono le fughe nella posa dei pavimenti. Lo spazio tra una piastrella e l’altra, o tra una lastra di pavimentazione e la successiva, o tra i vari pezzi di un mosaico deve essere non soltanto opportunamente calibrato, ma anche stuccato con materiali e modalità corrette. A partire dalla dimensione delle fughe, che potrà variare in accordo con il tipo di pavimentazione scelta o la sua collocazione, e persino con il suo effetto estetico, si dovrà dunque procedere con la massima attenzione per ottenere il migliore risultato non soltanto da un punto di vista dell’impatto visivo, ma anche della performance della superficie.

Al momento della posa dei pavimenti, dopo aver definito l’ordine secondo cui disporre le varie piastrelle o lastre, e dopo aver verificato la bontà del massetto, il professionista deciderà dunque la tipologia di sigillante per stuccare le fughe così come la modalità attraverso cui effettuare l’intervento.

L’importanza delle fughe: piastrelle a giunto minimo e a giunto aperto

È importante ricordare che i pavimenti possono essere posati a giunto minimo oppure a giunto aperto. Nel primo caso, lo spessore delle fughe sarà di almeno 2 millimetri e le piastrelle presenteranno bordi cosiddetti rettificati, ossia squadrati. Il risultato finale da ottenere sarà una pavimentazione dall’estetica uniforme e continua, mentre l’obiettivo funzionale sarà quello di garantire una superficie esente da distacco e sollevamento, nonché da infiltrazioni.

Per quanto riguarda invece i pavimenti a giunto aperto, questi presenteranno fughe di spessore superiore ai 2 millimetri e, di norma, piastrelle con bordo naturale (o non rettificato). Tipicamente, le piastrelle con fughe a giunto aperto sono ideali per l’applicazione in outdoor, ma anche in ambienti indoor con particolari stili (come ad esempio lo shabby chic, l’arte povera, il provenzale).

Quale delle due fughe è più funzionale? La risposta è: dipende dall’obiettivo che il pavimento deve soddisfare. In ogni caso, contrariamente a quanto si potrebbe credere, fughe più ampie permettono una migliore igienizzazione e riducono l’accumulo di germi e batteri.

E per i pavimenti industriali? Non fughe, ma giunti

Per quanto riguarda invece le pavimentazioni industriali, non si parlerà di fughe tra le piastrelle ma di giunti tra diverse porzioni della pavimentazione, che potrà essere in calcestruzzo o resina. In particolare, per questo tipo di manufatti avremo due tipologie di giunti:

  • Quelli da costruzione, che fungono da ripresa tra due getti diversi
  • Quelli di contrazione, che sono invece realizzati con apposite macchine tagliagiunti a disco diamantato e hanno lo scopo di ridurre il rischio di fenomeni di ritiro o la formazione di fessurazione sulla superficie del pavimento

Nel caso dei pavimenti industriali, le fughe – ossia i giunti – sono di norma riempiti con cosiddette guaine, che sono elementi preformati in PVC, fino alla maturazione del calcestruzzo. Successivamente, questi elementi saranno invece sostituiti da resine poliuretaniche elastiche.

Quali materiali per stuccare le fughe?

Tornando al tema principale del nostro articolo, ossia alle fughe tra le piastrelle, esse potranno essere stuccate con diversi materiali, di norma definiti malte. Tali malte possono essere suddivise in:

  • Epossidiche: garantiscono un’eccellente igiene e resistenza anche all’azione di agenti chimici, e possono dunque rivelarsi ideali per pavimentazioni sottoposte a sollecitazioni anche gravose. Sono inoltre esteticamente gradevoli e facili da pulire.
  • Cementizie: come è facile comprendere, queste malte sono a base di cemento e sono le più impiegate all’interno di strutture residenziali, ma anche nell’edilizia pubblica, sia per pavimenti interni che esterni. Sono più economiche rispetto ad altri materiali per fughe, ma tendono ad assorbire più umidità, germi e sporcizia e si rivelano difficoltose da pulire.
  • Monocomponenti: si tratta di malte pronte o riempitivi polimerici di solito a base di resine sintetiche. In molti casi sono idrorepellenti e in grado di resistere alle muffe, e possono essere utilizzate con successo per stuccare le fughe di piastrelle ceramiche sia per interni che per esterni. Sono di norma facili da applicare e presentano una buona consistenza, che tende poi a solidificare all’evaporazione dell’acqua contenuta nel prodotto.

Stuccare le fughe con l’attrezzatura giusta

Ora che abbiamo definito l’importanza delle fughe dei pavimenti, le diverse tipologie e i materiali che normalmente vengono impiegati per questo tipo di operazione, ribadiamo quanto sia essenziale utilizzare l’attrezzatura giusta per operare.

Tutte le attrezzature a firma Umiblok si caratterizzano per l’altissimo livello di funzionalità e per la qualità dei risultati: si tratta di macchine evolute e performanti, che sono quotidianamente scelte da produttori di materiali di fama globale come Mapei, Fassa Bortolo, Kerakoll, Italcementi, Henkel e altri ancora, e che si rivelano ideali per le più diverse applicazioni.

Se la vostra esigenza è ad esempio quella di stuccare pavimenti molto porosi, che non devono sporcarsi, oppure di utilizzare materiali per il riempimento quali silicone e resine, Umiblok è il leading brand di livello internazionale specializzato proprio nella produzione di attrezzature specifiche per l’edilizia a cui vorrete fare riferimento.

Inoltre, la macchina Umiblok si rivela non soltanto semplice e funzionale, ma anche adatta all’utilizzo con la maggior parte di malte premiscelate da stuccatura. La facilità di utilizzo, grazie al comodo comando a distanza con potenziometro, e la vasta gamma di accessori disponibili, permettono non soltanto una regolazione precisa del materiale da stuccatura in uscita, ma anche il soddisfacimento di necessità operative molto specifiche.

Desiderate parlarne con i nostri esperti? Mettetevi subito in contatto col team Umiblok!

Nelle immagini: il cantiere del Sacrario Militare di Redipuglia eseguito dalla ditta Calini s.r.l. con il prodotto Mapeflex PU70 SL.

Come impermeabilizzare un muro esterno?

Impermeabilizzare un muro esterno è la modalità più efficace per contrastare i fenomeni di umidità che, se non trattati adeguatamente, possono causare danni anche molto cospicui non soltanto in termini estetici ma persino funzionali. Gravi dissesti e addirittura crolli sono infatti inclusi tra le conseguenze più severe di fenomeni di umidità non correttamente trattata a livello della struttura degli edifici.

L’impermeabilizzazione del muro esterno si rivela una soluzione ottimale per combattere dunque problemi dovuti a infiltrazioni o risalite d’acqua, e dovrebbe avvenire in modo tempestivo e molto preciso, sia per mantenere inalterata la salubrità dell’edificio che, come precedentemente accennato, la sua stabilità.

La prima operazione da svolgere per impermeabilizzare un muro esterno consiste nell’analizzare in modo preciso il danno e individuare le sue cause. Soltanto in questo modo sarà possibile effettuare un intervento mirato ed efficace che, a seconda delle diverse casistiche, si rivelerà più o meno invasivo e importante.

Ecco qualche regola generale che è sempre opportuno seguire.

  • Il presupposto da cui partire è che un edificio realizzato a regola d’arte non dovrebbe manifestare problemi di umidità, né a livello di pareti interne o esterne, né a livello di pavimentazioni.
  • L’impermeabilizzazione dei muri esterni può interessare, in termini di frequenza, edifici più datati o sui quali non si è preventivamente provveduto ad adeguate opere di impermeabilizzazione.
  • Impermeabilizzare un muro esterno è la soluzione ideale e risolutiva se la causa del danno è riferibile a infiltrazioni nella muratura, mentre si dovrà intervenire in modo differente nel caso in cui la causa sia da attribuirsi a risalita capillare o a danno a livello dei muri contro-terra.
  • È sempre opportuno fare riferimento ad aziende specializzate o a brand specifici, in grado di fornire consulenze, prodotti ed equipaggiamenti appositamente studiati per questo tipo di interventi.

Umiblok è il brand di riferimento a livello globale nella produzione di attrezzature specifiche per l’edilizia e, già nel 1977, si è distinto sul mercato grazie al suo accurato servizio di recupero delle murature contro l’umidità capillare ascendente.

Attrezzature edili per intonaco: cosa non deve mancare?

Sai elencare quali sono le attrezzature edili per intonaco che non devono mancare per eseguire una lavorazione precisa e a regola d’arte?

Per intonacare ci sono alcuni utensili del mestiere indispensabili e utilissimi al fine di ottimizzare le lavorazioni e rendere pareti e muri perfetti e pronti per essere verniciati.

Tra le attrezzature edili per intonaco che assolutamente non devono mancare possiamo annoverare:

  • Contenitori e miscelatori per preparare l’intonaco
  • Macchine intonacatrici
  • Compressore per aria compressa
  • Tubature di pescaggio e di mandata
  • Pistola per intonacare
  • Spatola per livellare l’intonaco.

Dove trovare le attrezzature edili per intonaco?

Per l’acquisto del materiale indispensabile per queste lavorazioni edili, potrai appoggiarti a imprese esperte e qualificate operanti nel settore per ricevere suggerimenti realmente utili e al contempo optare per attrezzature di qualità e sicure.

La funzionalità delle attrezzature e la praticità d’impiego sono indispensabili nello svolgimento di ogni operazione per ottenere buoni risultati, con una stesura semplice e precisa dell’intonaco su ogni parete. Essere in possesso di buoni materiali implica infatti lavorazioni più rapide e risultati migliori in questo ambito dove anche il minimo errore potrebbe tramutarsi in un ulteriore dispendio economico.

Umiblok, società esperta e qualificata operante nel settore, è in grado di fornire informazioni utili al fine di individuare la migliore attrezzatura edile per intonaco e operare in totale serenità, facilitando ogni operazione finalizzata alla realizzazione di intonacature precise e uniformi.

Pistole a spruzzo per materiali difficili: le soluzioni Umiblok

Umiblok non è solamente l’azienda leader nelle soluzioni per il recupero e la conservazione di murature intaccate dall’umidità, ma anche il partner privilegiato nell’individuazione di accessori e attrezzature specifiche per i più diversificati ambiti di intervento.

Due esempi specifici possono essere rappresentati dalle soluzioni concepite dal brand nell’ambito della spruzzatura e della stuccatura, tenendo comunque presente che Umiblok mette a disposizione del professionista una grande varietà di macchine, attrezzature e accessori ideali per le più disparate tipologie di intervento.

  • Spruzzatura | I sistemi Umiblok sono concepiti per la spruzzatura dei materiali più diversi: malte tradizionali, premiscelati, materiali fibrosi, biocomponenti o con inerti, rasati, prodotti a base d’acqua o solventi, guaine liquide, impermeabilizzanti, malte ignifughe, cementi osmotici, insonorizzanti, resine poliuretaniche, rivestimenti in sughero e collanti
  • Stuccatura | La macchina Umiblok è progettata per eseguire fughe con intonaci premiscelati e malte tradizionali, di granulometria variabile tra 0 e 5 mm su mattoni, mattoni facciavista, porfidi, lastricati di varia natura, pietre e ciottoli di diverse dimensioni

Scoprite subito tutte le soluzioni Umiblok visitando le apposite sezioni sul sito web.

Pistola a spruzzo per intonaco: come usarla

Come si usa una pistola a spruzzo per intonaco? A cosa serve e quando è consigliato utilizzarla?

La pistola a spruzzo per intonaco, come suggerisce il nome stesso, è una particolare attrezzatura impiegata in edilizia per stendere l’intonaco sulle pareti, ovvero uno strato di malta molto sottile che deve essere applicato su tutta la superficie del muro prima di passare alla verniciatura dello stesso. Questo tipo di malta estremamente fine è indispensabile per rendere lisce le mura di casa, ma anche per proteggerle e impermeabilizzarle.

Da questa definizione potrete pertanto ben intuire l’importanza e la necessità di una stesura precisa e uniforme, in maniera tale da ottenere un risultato quanto più perfetto possibile e pareti regolari. Uno degli attrezzi più utilizzati per la realizzazione dell’intonaco è appunto l’apposita pistola a spruzzo, un accessorio indispensabile per l’esecuzione di questa finitura affinché risulti precisa e uniforme.

Grazie pertanto all’impiego di una pistola per intonaco sarà possibile realizzare specifiche lavorazioni e ottenere pareti pronte ad essere verniciate, al contempo protette e impermeabilizzate da umidità e ogni altro agente esterno che potrebbe causarne il danneggiamento.

Come funziona una pistola a spruzzo per intonaco?

Per prima cosa è bene specificare che per un corretto funzionamento della pistola a spruzzo per intonaco bisogna essere in possesso di tutta l’attrezzatura necessaria all’impiego della stessa, ma anche una preparazione specifica dell’intonaco perché risulti idoneo alla spruzzatura.

Il primo step dovrebbe prevedere per l’appunto la realizzazione della miscela di malta e cemento in un apposito recipiente, mescolando il tutto e inserendolo poi nel serbatoio della macchina. Questo passaggio è di fondamentale importanza in quanto la miscela dovrà risultare perfetta per la spruzzatura della stessa e al pompaggio all’interno della pistola.

Dopo aver caricato la macchina la stessa andrà avanti a lavorare la miscela rendendola idonea ad intonacare. Solitamente le macchine intonacatrici sono dotate di più livelli di velocità per meglio adattarsi alle singole necessità. Collegata quindi a un compressore, attraverso la forza dell’aria, l’intonaco verrà spinto nel tubo di collegamento alla pistola che indirizzerà lo stesso verso l’area interessata.

In questa fase è importantissimo che l’impasto abbia l’idonea densità che permetta allo stesso di rimanere attaccato al muro senza colare; se questo fosse troppo liquido infatti non si aggrapperebbe in maniera corretta alla parete, provocando anche inutili sprechi. Una volta spruzzato l’intonaco, dovrà poi essere steso con una spatola per essere livellato e lisciare alla perfezione il muro.

Grazie a queste informazioni ora sei a conoscenza di come usare una pistola a spruzzo per intonaco, ma per ulteriori dettagli e specifiche in merito alle singole esigenze d’impiego potrai affidarti agli esperti Umiblok che sapranno fornirti ulteriori nozioni per ottimizzarne l’utilizzo.

Non solo: la grande esperienza di Umiblok ha permesso di mettere a punto soluzioni altamente performanti, in grado di operare in modo pratico, efficiente ed efficace sulle superfici più diverse per composizione e finitura. Di fatto, le macchine Umiblok dotate di apposita pistola si rivelano ideali per intervenire anche sui cosiddetti “materiali difficili”, ossia contenenti molte fibre, microsfere, sughero, resine e vari inerti.

Contatta subito Umiblok per ricevere subito una consulenza dedicata in merito alla migliora pistola a spruzzo per le tue applicazioni.

 

Taglio murature per umidità: le nostre soluzioni

Come eliminare l’umidità di risalita dai muri? Il taglio delle murature per umidità è considerata una delle migliori soluzioni per risolvere il problema in via definitiva, efficace e sicuro.

Per prima cosa facciamo però chiarezza specificando cosa si intende per umidità di risalita. Questo nome identifica un fenomeno che tende a manifestarsi solitamente sulle pareti poste a contatto diretto con terreni umidi e si presenta a livello del piano di fondazione dei muri e in quelli controterra. Questo perché tale accostamento provoca infiltrazioni d’acqua che poi per il fenomeno della capillarità risalgono sulle pareti sovrastanti.

L’umidità di risalita identifica pertanto un fenomeno che va a condizionare e danneggiare l’aspetto estetico delle pareti sulle quali sono presenti sali e composti solubili che innescano corrosioni chimiche che favoriscono quindi la proliferazione di questo agente.

Il taglio murature per umidità: ecco come risolvere il problema

Per risolvere in via definitiva il disguido legato a questo fenomeno, il metodo più efficace per combatterlo è rappresentato dal taglio delle murature per umidità, ovvero seguire un procedimento specifico che consentirà di lavare e rimuovere il problema mediante l’inserimento di un profilo apposito.

Di seguito illustriamo meglio il procedimento per l’esecuzione del taglio murature per umidità, in cosa consiste e cosa prevede nello specifico.

  1. Taglio meccanico della muratura in senso orizzontale, dove il piano di taglio può essere posto al di sopra o al di sotto della pavimentazione interna ed esterna.
  2. Lavaggiocon acqua per eliminare i residui di taglio.
  3. Iniezione di una miscelacementizia e completa saturazione del taglio eseguita con l’ausilio di specifiche pompe. La miscela impiegata è realizzata con prodotti idonei in grado di garantire la stabilita volumetrica escludendo ogni possibilità di successivi assestamenti.
  4. Inserimento del profilato Umibloknel taglio.
  5. Inserimento giunto d’angolo per garantire la perfetta impermeabilizzazione alla base della muratura.

Queste 5 fasi se eseguite da personale esperto e con l’impiego di attrezzature idonee, consentirà di risolvere il problema dell’umidità di risalita. Dovrete semplicemente limitarvi a tinteggiare il muro con l’intonaco prescelto oppure lasciarlo a facciata, senza correre il rischio che venga nuovamente danneggiato.

Le nostre soluzioni per il taglio murature per umidità

Noi di Umiblok da anni lavoriamo al servizio della nostra clientela e offriamo consulenza a 360° in questo ambito.

Offriamo una vasta gamma di pompe di differenti tipologie, in grado di eseguire una serie di operazioni che consentiranno iniezione di miscele apposite. Le nostre linee di prodotti includono pompe in grado di:

  • Stuccare
  • Iniettare
  • Riempire
  • Intonacare
  • Spruzzare

Grazie all’ausilio delle differenti pompe Magic Plus potrete quindi velocizzare ogni operazione, riducendo i tempi per l’esecuzione dei lavori e ottenendo risultati soddisfacenti che garantiranno una completa sconfitta dell’umidità di risalita dalle vostre pareti.

Pompa per iniezioni cementizie

L’iniezione di cemento: ideale per il consolidamento delle strutture

L’iniezione di cemento è tipicamente utilizzata per il consolidamento di murature e, in generale, di superfici verticali oppure orizzontali così da garantire un sostanziale miglioramento statico degli edifici in muratura.

Va infatti tenuto presente che qualunque opera in muratura è, per sua natura, destinata a subire mutamenti strutturali e fisiologiche compromissioni nel corso del tempo: in questo senso, l’iniezione di cemento può essere intesa non soltanto come un intervento risolutivo ma anche come un’attività preventiva che prolunga la vita della struttura, operando per il suo consolidamento.

L’iniezione di cemento è anche un’azione efficace laddove si verifichi una disgregazione del legante presente nella superficie, con conseguente indebolimento generalizzato dell’intero manufatto e relativo aumento del rischio per la sicurezza di cose e persone.

È tuttavia importante sottolineare che, per effettuare efficaci iniezioni di cemento, è sempre indispensabile utilizzare attrezzature e sistemi adeguati: la pompa per iniezioni cementizie nasce proprio con questo scopo.

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L’importanza di scegliere la giusta pompa per iniezioni cementizie

Cosa si intende per pompe per iniezioni cementizie? Dove trovano applicazione e quali sono i modelli più idonei alle differenti lavorazioni?

Quando si parla di pompa per iniezioni cementizie si intende quell’attrezzatura specifica impiegata per il riempimento ed il consolidamento di cavità, pareti, muri, sottosuolo, ponti e strutture edili in generale. Grazie all’impiego di queste pompe, il materiale preimpastato viene aspirato direttamente dal recipiente che lo contiene e, tramite un apposito sistema di pompaggio, viene successivamente spinto all’interno della tubazione per poi essere iniettato nella struttura da riempire attraverso un’apposita lancia.

Le pompe per iniezioni cementizie possono essere dotate di differenti tipologie di lance a seconda dell’applicazione alla quale sono destinate:

  • Lancia per iniezioni
  • Lancia con manometro, per iniezioni a pressione controllata
  • Lancia ad ago, per riempimenti semplici (per micro iniezioni)

L’impiego delle pompe per iniezioni cementizie consente di eseguire lavori di riempimento con estrema precisione, velocizzando tutte quelle operazioni, dando la possibilità di utilizzare quasi tutti i prodotti esistenti sul mercato. La macchina, una volta avviata ed al raggiungimento della pressione, si fermerà automaticamente.

Pompe per iniezioni di cemento Umiblok: perché sono le più indicate

Umiblok si occupa di realizzare pompe per iniezioni di cemento di differente tipologia, ognuna idonea a specifici impieghi.

La gamma di pompe multiuso e per iniezioni cementizie Umiblok include differenti modelli:

  • Magic Plus P60: adatta solo a microinizioni per affreschi ed intonaci distaccati, con pressione regolabile da 0,1 a 3 bar, da 0 a 3lt al minuto.
  • Magic Plus P80: considerata una entry level e idonea ad iniezioni con controllo di pressione da 0 a 6 bar, da 0 a 6lt al minuto.
  • Magic Plus P100: per operazioni di iniezioni con controllo di pressione da 0 a 6 bar, da 0 a 12lt al minuto.
  • Magic Plus P120: idonea ad iniezioni con controllo di pressione da 0 a 6 bar da 0 a 24lt al minuto.
  • Magic Plus P140: per operazioni di iniezioni con materiali bicomponenti con controllo di pressione da 0 a 6 bar da 0 a 24lt al minuto.

Tutti i differenti modelli Magic Plus non sono adatti soltanto ad operazioni di iniezioni cementizie, premiscelati, materiali fibrosi, resine ecc. ma possono essere impiegate, a seconda dei modelli, anche per stuccature, riempimenti, intonacature, esecuzione di cappotti termici, spruzzature ed utilizzo con materiali bicomponenti.

Individua il modello di pompa più adeguato e procedi in piena tranquillità con le tue iniezioni di cemento.